La concia wet white è detta comunemente Concia Bianca.
La conciatura Wet white è un innovativo processo che rende la concia delle pelli ancor più naturale, rispetto al passato, producendo pellami privi di cromo e basati sui sali di titanio, un materiale dalle proprietà ipoallergeniche, che durante la lavorazione non produce “scarti” nocivi all’ambiente.
L’industria conciaria italiana mira ad essere Ecosostenibile, adoperando per i trattamenti di concia, solo prodotti eco-compatibili e non dannosi per l’ambiente; aspetti essenziali della concia che determinano la sostenibilità di un prodotto, oltre che la sua qualità.
Il nome della concia wet white deriva dal colore che il pellame acquisisce dopo il trattamento conciante. Tali pelli, infatti, presentano una colorazione crema pallido o bianca.
Le pelli conciate al wet white sono inoltre riciclabili. I principali prodotti utilizzati per la concia bianca sono i tannini sintetici, a base fenolica, disolfonica e naftalenica, glutaraldeidi, metalli (zirconio, alluminio, ecc.) ed oli. Tale pellame è ottenuto senza l’utilizzo di cromo ed è composto dall’unione di tannini sintetici con tannini vegetali, glutaraldeide e minerali, quali alluminio e zirconio. Le pelli conciate con la tecnologia concia bianca sono realizzate utilizzando gli stessi macchinari della concia al cromo e portano vantaggi quali:
una colorazione chiara e tinte pastello, possono raggiungere temperature di restringimento di almeno 70°C, elevata morbidezza, buona leggerezza, sensazione di naturalezza, piacevolezza al tatto, bellezza che dura tempo.
Dall’altro lato questa metodologia espone ad unico svantaggio quale: costo di produzione superiore rispetto a quello della concia al cromo.
Le fasi di lavorazione della concia wet white
Pressatura: serve a pressare e distendere la pelle, che viene compressa in un sistema di cilindri rotanti; si rimuove così l’eccesso di liquido trattenuto dalla pelle in fase di concia.
Riconcia: si fanno assorbire alle pelli ulteriori sostanze concianti e riempienti che conferiscono al prodotto il desiderato grado di morbidezza, resistenza ecc.
Tintura: le pelli vengono tinte con i colori desiderati in bottali chiusi e rotanti, immerse in una soluzione di acqua calda e colorante sciolto in essa;
Ingrasso
questa fase, effettuata sempre nei bottali, serve ad introdurre all’interno della pelle e tra le fibre un lubrificante o meglio una sostanza che pur essendo in qualche modo legata chimicamente alla pelle serva soprattutto a consentire alle fibre di scorrere l’una sull’altra ed a tenerle separate, conferendo così alla pelle flessibilità e morbidezza anche dopo che sia stata asciugata; si usano oli e grassi di origine organica (animale e vegetale) o inorganica (oli sintetici e minerali).
Messa a vento ed essiccatura
Le pelli vengono sottoposte ad asciugatura tramite diversi metodi; vengono prima poggiate una sull’altra e fatte riposare su apposite strutture di legno o acciaio dette “cavalletti”; vengono poi passate in un macchinario a cilindri che le “spreme”, eliminando l’acqua in eccesso, e poi appese una alla volta a una catena sospesa, il cosiddetto “tunnel di essiccazione” che ne permette l’asciugatura uniforme, quindi sono pronte alla lavorazione successiva.
Si ottiene così un prodotto chiamato in gergo crust, che presenta ormai importanti proprietà strutturali come l’idrorepellenza, la permeabilità ai gas, la resistenza al calore, alle abrasioni etc.; resta da migliorarne l’aspetto, per conferire alla pelle tutte le caratteristiche desiderate in merito a colore, lucentezza, flessibilità, solidità attraverso opportuni processi di rifinizione.
In breve:
Palissonatura, follonaggio e smerigliatura
La pelle viene snervata, schiacciandola tra due supporti con risalti e incavi contrapposti e bottali con opportune sporgenze interne; la smerigliatura rende uniforme la superficie facendo passare la pelle tra due cilindri (uno dei quali con superficie abrasiva)
Spruzzatura
Grazie a un sistema automatico di pistole ad aria compressa, la vernice viene “spruzzata” sulle pelli disposte su nastri trasportatori all’interno di apposite cabine.
Stiratura
Le pelli vengono passate in presse rotative con lo scopo di stirarle, stendere le pieghe e ammorbidirle.
Lucidatura
Un cilindro a vetro scorre sulla superficie della pelle (dal lato del fiore) per far fissare i prodotti di rifinizione tramite la forte pressione esercitata; il prodotto assume così la brillantezza desiderata.
Prodotto finito
Le ultime, importantissime fasi sono quelle della scelta e della misurazione, che servono a classificare le pelli finite in base alla perfezione del prodotto; queste operazioni sono demandate all’esperienza degli addetti, che valutano le pelli a mano e le separano in base alla qualità e alle destinazioni finali.
Wet White la concia ecologica che utilizziamo per le nostre borse in pelle