Quest’anno, Paltarumi S.A.C., azienda dedicata alla lavorazione del minerale aurifero con uno stabilimento a Paramonga, a Barranca, prevede di raggiungere un fatturato di 400 milioni di dollari, a testimonianza del suo consolidamento.
Paltarumi punta alla sostenibilità e alla tracciabilità nella raffinazione dell’oro

Secondo Pflücker, l’azienda sta costruendo un impianto di raffinazione dei metalli preziosi, che dovrebbe essere completato all’inizio del 2026. In questo modo sarà possibile ottenere lingotti d’oro con una purezza fino al 99,99%.
“Questo progetto mira ad aprire nuovi mercati strategici e a rafforzare la produttività dell’azienda per consolidare un ciclo di valore completo, dal ricevimento del minerale all’uscita del bullion”, ha affermato.
Inoltre, l’azienda punta ad espandere il suo modello di impianti ad altre regioni, promuovendo così un’attività mineraria formale, pulita e tracciabile.
“Il nostro obiettivo è passare al segmento dell’estrazione mineraria di medie dimensioni. A tal fine, stiamo lavorando all’implementazione di meccanismi, procedure e controlli che ci consentano di ottenere le condizioni ottimali per raggiungere questo obiettivo a breve termine”, ha aggiunto.
A tal fine, Paltarumi sta investendo in giacimenti strategici che garantiscano la fornitura continua di minerale per l’impianto, consentendo così di controllare l’intera catena produttiva.
L’azienda dispone di tecnologia avanzata per l’ottimizzazione dei processi metallurgici, l’efficienza energetica, i sistemi di controllo ambientale e la tracciabilità digitale.
Attualmente, Paltarumi lavora 120.000 tonnellate di minerale aurifero all’anno, con una struttura modulare e un sistema di supporto energetico che permette di operare in modo continuo durante tutto l’anno.
“L’impianto funziona con un sistema chiuso che riutilizza l’acqua, controlla l’aria e regola la pressione, la temperatura e il flusso tramite monitoraggio digitale. Tutto è stato concepito per ridurre al minimo l’impatto ambientale e avanzare verso un modello a impatto zero”, ha spiegato Pflücker.
L’impianto è stato progettato secondo standard tecnici e ambientali elevati, che includono ordine, pulizia, sicurezza sul lavoro e controllo delle polveri.
Inoltre, il carico di minerale che entra nell’impianto è tracciabile al 100%, con documentazione che ne certifica il percorso dall’origine all’uscita del doré.
Secondo Pflücker, il lavoro dell’azienda dimostra che anche la piccola estrazione mineraria può essere ordinata, moderna e redditizia.
L’impresa cerca di crescere con alleati strategici, rafforzando ogni anello della catena del valore, dall’esplorazione alla commercializzazione, in un quadro tecnico e ambientale responsabile.
Infine, Paltarumi ha avviato progetti di riforestazione e aree verdi, che hanno generato un nuovo ecosistema: dove prima c’era terra arida, ora si trovano uccelli, alberi, orti e vegetazione.
“L’ingegneria ha senso solo se sostiene un’operazione responsabile. Non cerchiamo di produrre di più, ma meglio. Continuità e controllo sono principi non negoziabili per un’attività mineraria moderna e sostenibile”, ha concluso Pflücker.
